Un esempio di come sia stato e sia possibile trasformare la realtà a misura della persona umana, e costruire per passaggi incrementali un futuro sostenibile per la società, è l'esperienza del CRST (Centro Ricerche e Sviluppo del Territorio) prima, e del CELIT (Centro Lavoro Integrato nel Territorio) poi. Ciò ha rappresentato, nel tempo, veramente un modo per "dare speranza al futuro".
Giovanni Prestini  ha portato nella realtà del quotidiano il messaggio del Bocco, attraverso un processo di contestualizzazione che ha anticipato di anni molte delle
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più avanzate teorie sullo sviluppo del territorio. Dalla centralità della persona alla costruzione di percorsi di sviluppo del territorio sostenibili, in termini umani, ambientali, economici. Sono le persone che danno valore al territorio, in quanto la persona umana, con la sua presenza, è l’unica essenziale motivazione per attivare idee, progetti, risorse economiche: è la prima, irrinunciabile risorsa di ogni progetto di sviluppo.
Su questi concetti, Giovanni Prestini crea, nei primi anni ’70, il Centro Ricerche e Sviluppo del Territorio, il CRST, e inizia una ricerca insieme speculativa e applicata per mettere a punto un modello di sviluppo coniugabile nelle diverse realtà. Attraverso centinaia di colloqui con amministratori, imprenditori, associazioni e semplici cittadini, il gruppo di ricerca elabora e sperimenta  un modo nuovo di fare programmazione e costruire le linee di crescita delle comunità locali e dei territori intorno ad esse. Una progettazione costruita sulla base delle potenzialità e delle esigenze che ogni spazio sociale esprime, ma lette con la capacità di andare oltre, oltre il dato, oltre ciò che appare, oltre quella realtà che il quotidiano quasi consuma.
Una progettazione a misura di territorio, ma con una visione ampia, collocando il territorio medesimo in una dimensione mondiale, in cui sono possibili le relazioni, gli scambi; è possibile crescere, confrontarsi, conoscere.
Una progettazione a misura di reale, capace di connettersi con i sistemi normativi, con le connessioni economiche, con i flussi finanziari, senza perdersi.
Una progettazione avanzata, ma costantemente  sperimentata nel presente.
Nascono così le cooperative agricole, i gruppi di acquisto, le associazioni culturali e da ultimo CELIT, la dimensione strumentale del possibile.
























CELIT, ovvero Centro Lavoro Integrato nel Territorio, l’impresa che dialoga e lavora costantemente con la società reale, in cui immette, ogni giorno, attraverso progetti  e interventi concreti, la speranza nel futuro.
CELIT raccoglie intorno a sé un gruppo di esperti in ambiti diversi, compositi, così come è composito lo sviluppo locale, che compendia, nel benessere della società umana, terra, imprese, salute, cultura sociale, governo e molto altro ancora.
Ogni giorno CELIT lavora a fianco degli amministratori, degli imprenditori, delle persone, ricercando insieme soluzioni percorribili, intrecciando i fili delle risorse locali, cercando le connessioni con un sistema finanziario sempre più complesso ed esterno alla dimensione umana, che CELIT ricerca soprattutto nei giovani, a cui va una costante attenzione, uno spazio per trasmettere loro il senso della storia, le conoscenze, l’esperienza, come strumenti che permettono di esprimere al meglio le loto potenzialità.
CELIT è oggi una società di ricerca, progettazione, consulenza; opera nel mercato e nel mondo, ma la sua logica la pone sempre a fianco del cliente, mai sopra o davanti; a fianco, perché la costruzione dello sviluppo locale è un percorso che si fa insieme, lasciando i territori più ricchi e completi di interventi, ma anche di idee, competenze e valori.
Dalla ricerca permanente sono nati, nel settore agricolo, la "Cooperativa Agricola Casanova Staffora" per l’allevamento di bovini da carne al pascolo, e l'"Azienda Il Biancospino" per la produzione e vendita di carne bovina di qualità.
Nell’area del sociale è nata l'"Associazione Famigliare Nova Cana", che progetta ed eroga servizi alla famiglia, ai giovani, alle scuole ed agli Enti locali.
CELIT ha la sede a Casanova Sinistra; il team di ricercatori è disponibile a momenti di confronto, informazione, ricerca con altri soggetti e gruppi che vogliano conoscere meglio le sue teorie e modalità di lavoro; organizza tirocini e stage per i giovani, e seminari formativi sulle metodologie applicate dello sviluppo locale.
Il Celit
Giovanni Prestini: presidente Celit
Dario Volo (cons. amministr. Celit) e Concetta Pugliese
Concetta Pugliese: vicepresidente Celit
da sinistra:

Concetta Pugliese
e
Eleonora Albertazzi
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